Wild with the Blues

  • Artist: The Night Train
  • Release Date: Lunedì, 11 Luglio 2016
  • Genre: Blues
  • Production by: Jazz & Blues Productions

 

 

 

 

 

Con il loro secondo album i The Night Train partono consapevoli di quello che stanno suonando e di quello che vogliono trasmettere, e questa consapevolezza si fa sentire rendendo senza dubbio "Wild with the Blues" un buon disco (rockit.it)

Per questo secondo nostro lavoro - che segue di due anni il precedente "Blues for breakfast", registrato con strumenti acustici - abbiamo voluto spostare un po’ il tiro, virando verso sonorità più contemporanee.
In un genere nel quale i grandi hanno già detto pressoché tutto e nel quale troppo spesso ci si rifugia nella mera ripetizione di cliché, abbiamo cercato di far sentire la nostra voce e il nostro sound, accettando i rischi che ne derivano.
Il nostro intento era dunque quello di realizzare un disco di Blues elettrico, raccontando le nostre storie (che poi, poco importa se autobiografiche o meno, sono storie di vita e quotidianità, tristi o allegre, in omaggio alla tradizione dei testi del Blues). I brani dell’album sono tutti originali, scritti dai membri della band.
Abbiamo voluto esprimerci cercando di conciliare tradizione e modernità, proponendo brani che presentano feel diversi e differenti elementi stilistici, cercando nel contempo di trovare un sound unitario e personale.
Alla base di questo lavoro il concept che la registrazione debba suonare come una nostra esibizione live. Anche per questo abbiamo scelto di registrare su nastro magnetico e di rinunciare agli “accomodamenti” offerti dall’elaborazione digitale del materiale audio.
E’ per noi più importante realizzare un disco semplice e onesto, che mantenga le vibrazioni e l’atmosfera divertita delle sessioni di registrazione.

 

Heavy on my mind è il brano che apre il disco ed è il racconto di scelte di vita, in qualche modo imposte, a cui consegue inevitabilmente il peso delle responsabilità e l’anelito a una vita più serena. Lo stato d’animo che ha ispirato il brano viene sottolineato dalla marcata cadenza rock-blues di gusto contemporaneo. 

Nel più classico stile shuffle, I wonder why descrive la frustrazione e la volontà di mollare un rapporto di coppia che, con l’andare del tempo, ha perso di significato, dato che lo stesso stare assieme si è trasformato in continua sofferenza.

Con How can you sleep at night abbiamo idealmente voluto dedicare un pensiero al grande B.B. King, recentemente scomparso, ispirandoci musicalmente alla sua celeberrima “The thrill is gone”. Il testo è il racconto di una persona che, per proprio esclusivo tornaconto, tende sempre a sopraffare gli altri senza alcun scrupolo di sorta, trovandosi alla lunga solo e infelice.

Wild with the Blues è il manifesto di tutto il progetto, un titolo quanto mai esemplificativo dello stato d’animo dall’autore. Il testo racconta il malessere di una vita dedita ad un lavoro “che paga l’affitto” in contrapposizione al clima spensierato che la musica sa sprigionare, espresso tramite un arrangiamento dal ritmo fortemente incalzante.

Just another fool presenta sonorità e atmosfere più jazzate, che fanno da sottofondo alla struggente malinconia che accompagna la decisione di porre fine ad un rapporto contraddistinto dai tradimenti della partner.

Mystic morning ponderings è la divertente colonna sonora a uno dei momenti più primitivi dell’animo maschile: il risveglio mattutino e la sua più istintiva reazione fisiologica:l’ ”alzabandiera”. Il ritmo fortemente cadenzato fa da sottofondo alle strane elucubrazioni che si dipanano da questo fenomeno fino a toccare i temi quali il senso del peccato e il profondo significato della vita stessa.  

Lo slow blues Blues for Franky parla dell’eterna diatriba tra musicisti e gestori dei locali prima e dopo l’esibizione e delle dinamiche che si innescano al momento della riscossione del compenso pattuito. Situazione vissuta in prima persona da ogni musicista, professionista e non, che calchi le scene dei club locali.

Factory of fears è una critica alla società contemporanea e in particolare al mondo dei media. La vita di ognuno di noi scorre in un mondo costantemente descritto sull’orlo dell’abisso. Terrorismo mediatico e strumentalizzazione politica generano un clima generalizzato di paura, allo scopo di guidare le azioni delle persone. Blues moderno, tessiture chitarristiche e un bit funk sono i caratteri salienti del pezzo.

No more lies è un altro esempio della nostra volontà di suonare un Blues contaminato e aperto alle influenze che possono derivare da altri generi. In questo caso, il classico tema del rapporto con una donna fedifraga è esposto sopra un ritmo latino.

Atmosfere latine risuonano anche in The magic door, allegro episodio di vita vissuta dall’autore: coinvolto in una relazione con una donna sposata si trova a dover interpretare il ruolo del “back door man” (l’uomo della porta sul retro), sia nella sua accezione più letterale, quando si ritrova a scappare all’arrivo improvviso del marito a casa, che in senso più lato, quando gli viene richiesto dall’amante di dilettarsi in pratiche “non convenzionali”.

In Tag along the way l’autore esprime la felicità e l’impazienza per l’imminente nascita del primo figlio, un invito gioioso ad unirsi ai genitori nel loro percorso di vita. Marcate influenze di blues moderno che si evidenziano nelle partiture di chitarra e nelle melodie del pezzo.

Con I’ve lost my job abbiamo scelto le atmosfere del blues in minore come sfondo per raccontare il dramma e l’irrequietezza di chi – in questi anni di crisi sistemica - ha improvvisamente perso lavoro, non solo inteso come mezzo essenziale di sostentamento.

Chiude l’album Today I’m happy (don’t know why), un pezzo strumentale li cui tema è ispirato da una sorta di cantilena per bambini. Oggi sono felice, non so il perché, è lo slogan che trasmette lo spirito del pezzo che viene espresso dal carattere marcatamente swing.

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